Ashwagandha: benefici e usi

Ashwagandha: benefici e usi

L'ashwagandha è una medicina che viene utilizzata da millenni contro un numero considerevole di disturbi fisici e psicologici.

Conosciuto anche come Ginseng indiano o Withania somnifera, l'ashwagandha si trova in alcune delle zone più aride dell'India. Tuttavia, si può trovare anche in aree come lo Yemen e la Cina. Il nome deriva dall'odore unico della sua radice: ashva significa "cavallo" in sanscrito, con gandha che significa "odore". La storia di questa pianta cominciò migliaia di anni fa, con una delle tradizioni mediche più antiche del mondo.

L'ashwagandha fu usata per la prima volta nella medicina ayurvedica circa 3000 anni fa. L'Ayurveda è focalizzata sull'equilibrio tra mente, corpo e anima. In questa cultura l’ashwagandha è nota come rasayana: un'erba che può aiutare la longevità ossia mantenere la mente e il corpo giovani.

Col passare del tempo, l’ashwagandha è stata usata per una serie di patologie e disturbi, come dolori articolari, calo del desiderio sessuale in entrambi i sessi e stimolazione mentale. Con l'avvento di conoscenze nutrizionali avanzate, oggi abbiamo un'idea migliore di quali parti del corpo beneficiano maggiormente di questo rimedio naturale.

A COSA SERVE?

La nostra ricerca sulle proprietà dell’ashwagandha ha portato numerosi risultati. È importante, in situazioni come questa, tenere conto solamente delle ricerche scientifiche che sono state condotte sugli effetti dell’Ashwagandha sul corpo. Separiamo i fatti dalla finzione:

Stress e ansia

Uno dei benefici più comunemente citati dell’ashwagandha è la sua capacità di alleviare lo stress. Un sondaggio condotto nel 2018 ha affermato che il 74% delle persone si sentiva stressato al punto da non riuscire a farcela. L’ashwagandha, che ha lievissimi effetti collaterali, potrebbe rivelarsi un trattamento naturale alternativo contro questa condizione.

Studi condotti in questo settore forniscono notizie positive. Infatti, lo stress rilascia determinati ormoni nel flusso sanguigno,rendendolo così testabile e misurabile. Un'analisi condotta nel 2000 ha rivelato che l'assunzione di ashwagandha ha ridotto i livelli di tribulina - un indicatore dello stress nel cervello. Uno degli ormoni dello stress più noti, il cortisolo, è anch’esso influenzato dall’ashwagandha. Una ricerca ha coinvolto 64 partecipanti con episodi di stress cronico e li ha divisi casualmente in due gruppi: ad uno sono state somministrate capsule di ashwagandha due volte al giorno, all'altro gruppo un placebo. Dopo 60 giorni hanno scoperto che il gruppo che aveva assunto l’ashwagandha "ha mostrato una significativa riduzione dei punteggi su tutte le scale di valutazione dello stress". Ciò ha incluso misurazioni dei livelli di cortisolo, che sono stati "sostanzialmente ridotti".

Glucosio

Questa è una delle proprietà dell’ashwagandha che è meno evidente quando si analizza la sua storia. Il suo rinomato effetto ringiovanente è dovuto al fatto che questo rimedio influisca sui livelli di glucosio nel sangue, e a sua volta sui livelli di energia nel corpo. Sebbene non sia stato uno dei principali obiettivi del test della pianta, alcuni studi hanno osservato gli effetti dell’ashwagandha sui livelli degli zuccheri nel sangue insieme ad altre funzioni nel corpo.

Uno studio sugli effetti dell’ashwagandha sui livelli di glucosio nel sangue ha rivelato che ha un effetto "paragonabile a quello di un farmaco ipoglicemizzante". Va notato, tuttavia, che questo studio ha avuto un piccolo gruppo campione di circa 12 partecipanti. Detto ciò, un'altra ricerca, incentrata sugli effetti di Ashwagandha sui pazienti schizofrenici, ha riscontrato che riduceva i livelli di zucchero nel sangue nei pazienti a digiuno. Ciò può suggerire che potrebbe essere utile per tenere sotto controllo i livelli di glucosio nelle persone diabetiche.

Infiammazione

Esistono delle prove che sostengono che l’ashwagandha abbia proprietà antinfiammatorie. Poiché la risposta immunitaria ha effetti curativi nel corpo, molte malattie croniche hanno una risposta infiammatoria. Ciò significa che integratori di ashwagandha possono supportare coloro che soffrono di asma, artrite e altri dolori articolari.

L'osservazione dell'effetto di ashwagandha sulla risposta immunitaria riguardo all'infiammazione ha prodotto alcuni risultati interessanti. Uno studio ha scoperto che causa un aumento dei globuli bianchi e delle piastrine in quelli che assumevano l’integratore, il che può aiutare a combattere le infezioni che causano infiammazione.

Infertilità maschile

C'è un altro tipo di effetto "rivitalizzante" che l’ashwagandha può favorire. Esistono studi che dimostrano che questa pianta supporti la fertilità dell’uomo in vari modi. L'infertilità stessa può essere una condizione complessa, causata da un numero di fattori fisici e/o mentali.

Un'area in cui è stato osservato un legame è quello fra l’ashwagandha e l’oligospermia – il basso numero di spermatozoi. Uno studio indiano ha preso 46 individui con un basso numero di spermatozoi e ha osservato come un integratore di Ashwagandha influenzasse il loro sperma. Dopo 90 giorni hanno individuato "un aumento del 167% nel numero di spermatozoi ... e un aumento del 57% nella motilità degli spermatozoi". Un altro studio ha testato l'oligospermia causata dallo stress che ha riscontrato un miglioramento dopo aver assunto un integratore di ashwagandha per tre mesi (possibilmente correlato alle sue capacità di combattere l'ansia).

Un altro modo in cui l’ashwagandha supporta la fertilità, è aumentando i livelli di testosterone nel corpo, e dunque il desiderio sessuale. Entrambi gli studi sopra menzionati indicano aumenti dell'ormone, insieme alle loro altre conclusioni.

Funzione cognitiva

Ci sono state alcune affermazioni audaci sull’ashwagandha riguardo i suoi effetti per il cervello. Affermare che l’ashwagandha possa "aiutare le funzioni cerebrali" è un'enorme generalizzazione: ci sono migliaia di reazioni e processi chimici che accadono nel cervello ogni secondo. Dobbiamo concentrarci su quale di questi esattamente l’ashwagandha svolga un’azione. Allo stato attuale, crediamo che la sua potente azione antiossidante possa rafforzare il corpo contro le malattie neurodegenerative.

Con la nostra attuale comprensione del cervello umano, crediamo che lo stress ossidativo – un fenomeno che causa danni agli atomi che compongono ogni cellula - svolga un ruolo nello sviluppo di malattie come l'Alzheimer. Può anche influenzare fattori come la memoria e l'apprendimento, e l’ashwagandha potrebbe essere in grado di combattere questo fenomeno. Uno studio ha scoperto che l'uso di un integratore di ashwagandha ha aiutato i topi con la malattia del Parkinson in "tutte le anomalie fisiologiche", tra cui camminare e toelettatura.

A parte questi studi, gran parte della ricerca attuale sugli effetti dell’ashwagandha sui nervi e sui tessuti cerebrali è stata condotta solo in vitro - in condizioni di laboratorio usando campioni di tessuto. Questi test aprono la strada a test più approfonditi con partecipanti umani, quindi mentre ci sono alcuni risultati ottimistici, conosceremo la vera portata dell'effetto di questa pianta una volta che la ricerca passerà alla fase successiva.

CONCLUSIONI

Possiamo evincere da tutte le ricerche scientifiche riportate in questo articolo che la reputazione dell’ashwagandha non è pianta da sottovalutare. È anche notevole che questa pianta sostenga contemporaneamente così tante diverse aree del corpo.

Come sempre, consigliamo di consultare un medico prima di assumere l’ashwagandha se state assumendo altri farmaci. Le donne in gravidanza dovrebbero evitare di assumere del tutto l’ashwagandha, poiché potrebbe causare parti prematuri e altre complicazioni.